Non c’è dubbio: le allergie sono un fenomeno in aumento.

In tutti i Paesi sviluppati il 10% dei bambini al di sotto dei 14 anni soffre di asma bronchiale (nell’80% dei casi provocata da allergie), il 18-20% soffre di rinite allergica, mentre il 10 % può presentare una dermatite atopica.

Delle percentuali sicuramente più alte rispetto al passato; dal 1950 ad oggi si è passati da un 10% della popolazione colpita in generale da una manifestazione allergica, ad un allarmante 30%, che include bambini ed adolescenti in età scolare.
Un vero e proprio boom di allergie che oggi vengono considerate una vera e propria malattia sociale!
Viene quindi da chiedersi cosa sia cambiato durante questi settant’anni, per valutare se possiamo correggere il tiro e proteggere al meglio i nostri bambini, affinchè mantengano un sistema immunitario forte ed equilibrato senza l’insorgere di allergie fastidiose.

A cosa è dovuto questo aumento esponenziale?

I fattori che influenzano questo aumento sono molteplici, ma tutti implicano un disequilibrio del sistema immunitario.

Ora passiamo in rassegna ad una ad una le varie possibili cause, che possono essere singole o anche associate l’una all’altra.

Un trauma vissuto anche tempo prima che insorgesse l’allergia:

Potrà sembrare strano, ma uno stato di trauma ha molteplici conseguenze, fra cui la possibilità che insorgano delle allergie. 

Lo stress, che derivi da un unico evento traumatico o da più episodi continuativi è in grado di aumentare le probabilità che si presenti un’allergia o che i sintomi dell’allergia peggiorino. In particolar modo, i soggetti sottoposti a episodi stressanti in maniera costante e prolungata, con il passare del tempo sviluppano facilmente intolleranze e/o allergie. Una buona ragione per cercare di ridurre i livelli di stress nella vita di tutti i giorni, ma anche per pensare di riequilibrare il sistema nervoso autonomo, permettendogli di scaricare gli elevati livelli di energia di attivazione che compromettono anche il sistema immunitario.

Una tecnica fantastica che permette di scaricare le enormi energie di sopravvivenza in modo graduale e in condizioni di sicurezza é la Somatic Experiencing. La Somatic utilizza la consapevolezza delle sensazioni corporee per aiutare le persone a elaorare e guarire i propri traumi e permette di ricontattare la capacità di autoguarigione insita in noi. I sintomi traumatici (che sono molteplici, e fra questi si annoverano anche le allergie), non sono provocati dall’evento pericoloso in sé, sorgono quando un’energia residua dall’evento non viene scaricata dal corpo. La Somatic fornisce tecniche molto precise per aiutare una persona a scollarsi di dosso quest’energia in eccesso. Scopri di più sulla Somatic Experiencig QUI.

Eccessiva sterilità durante l’infanzia:

Le misure sproporzionate di sterilità durante la prima infanzia compromettono il sistema immunitario!

Le condizioni di eccessiva sterilità in cui vivono i nostri bambini, soprattutto nei primi mesi dopo la nascita inibiscono il naturale processo di maturazione e fortificazione del sistema immunitario. Con questo non si intende asserire che l’igiene non sia importante, ma semplicemente che siamo passati dalle scarse condizioni igieniche di un tempo ad una vera e propria guerra al germe, esagerando e creando preventivamente un ambiente troppo sterile per il bambino sano. Ricordiamoci che un’igiene intelligente è alla base di un sistema immunitario forte e sano, ma l’eccessivo uso di prodotti disinfettanti è altamente nocivo.

Perché?

Prima di tutto perché in condizioni normali il nostro sistema immunitario è in grado di combattere germi, virus e batteri, che riconosce come suoi “nemici”! Questo è il suo ruolo!! 

Durante l’infanzia il sistema immunitario sta ancora formandosi e specializzandosi e necessita il contatto di germi, virus e batteri per farlo al meglio e fortificarsi, ma se l’ambiente che circonda il bambino è troppo sterile e i “nemici” vengono meno, il sistema immunitario va alla ricerca di “nuovi nemici” da combattere. Nella maggior parte dei casi individua questi “nuovi nemici” tra le sostanze con le quali è venuto a contatto, anche se queste non dovrebbero essere vissute come pericolose, creando delle allergie o delle intolleranze.

Isolando il bambino da ogni possibile agente patogeno abbiamo l’impressione di proteggerlo e di prevenire ogni possibile infezione, ma nella realtà non è così.

Bisogna che l’organismo si abitui all’ambiente; un graduale contatto con i germi fa sì che il bambino costruisca giorno dopo giorno la sua memoria immunologica. Più si ritarda questo contatto, più il rischio di ammalarsi aumenta.

È bene allora che il bambino giochi e si sporchi; dopo si laverà le mani, ma semplicemente con il sapone. È infatti meglio evitare detergenti antisettici, a meno che non ci si trovi in un ambiente ospedaliero o in presenza di una ferita.

Abuso di antibiotici:

Questi sono spesso somministrati ai bambini troppo alla leggera. L’antibiotico agisce come killer dei germi al posto del sistema immunitario, ma attaccare dall’esterno un nemico al primo segnale mette a riposo il sistema immunitario e non gli consente di confrontarsi sul campo di battaglia.

Per questo quando si somministrano troppo spesso antibiotici ad un bambino il suo sistema non ha la possibilità di crescere, migliorare e rafforzarsi e la memoria immunologica del bambino viene compromessa, portando in disequilibrio il sistema immunitario.

Inoltre, gli antibiotici sono molto dannosi per il nostro microbiota intestinale e oggi si sa che il microbiota è fondamentale anche per un sistema immunitario forte e sano in quanto sono in sinergia!

Inquinamento:

Anche l’inquinamento fa la sua parte.
Oggigiorno tra le sostanze a cui siamo maggiormente esposti nella vita di tutti i giorni ci sono: fumi di combustione (rifiuti, sigarette, processi industriali), gas di scarico delle auto e prodotti per la casa (detergenti, profumi, vernici, colle, disinfettanti, antitarme, insetticidi).
Oltre al fatto che queste sostanze sono di per sé nocive, interagiscono con i pollini facendo anche danni peggiori; gli inquinanti ricoprono i pollini rafforzandone l’effetto allergico! Gli ossidi di azoto e l’ozono (tipici componenti dello smog da traffico), ad esempio, sono tra i principali responsabili di questa interazione con polveri e pollini e sono capaci di scatenare gravi reazioni allergiche, quali asma e altri problemi alle vie respiratorie.

Alimentazione:

Una delle cose che è sicuramente cambiata moltissimo in questi anni è l’alimentazione! 
Da un lato è diventata più variata, oggigiorno nei supermercati possiamo trovare di tutto, anche alimenti che provengono da paesi lontani, dall’altro sono aumentati esponenzialmente i prodotti raffinati, super lavorati, pronti al consumo e pieni di sostanze chimiche di vario genere.
Un consumo prolungato ed eccessivo di zuccheri raffinati e cibi altamente elaborati o contenenti pesticidi, additivi chimici, coloranti e conservanti, indebolisce il sistema immunitario e lo rende vulnerabile allo sviluppo di patologie croniche di vario genere, fra cui anche le allergie.
Il ruolo dell’alimentazione è spesso controverso e sottovalutato, ma ci sono diversi studi che dimostrano il contrario.

Uno studio pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition, ad esempio, ha rilevato che dopo aver mangiato 100 gr di zucchero (l’equivalente presente in tre lattine di bibite zuccherate) la capacità dei globuli bianchi di eliminare i batteri è notevolmente ostacolata per ben 5 ore.

Oggi più che mai è necessario tornare ad una dieta sana!
Una dieta equilibrata e sana dovrebbe includere molta frutta, verdura, cereali e legumi (meglio se biologici o non trattati, come per esempio quelli del proprio orto). I latticini sarebbero da assumere moderatamente, esattamente come la carne.
Per quanto riguarda frutta e verdura è necessario tener presente che attualmente le grandi industrie agronome utilizzano moltissimi pesticidi e che spesso certe sostanze chimiche vengono anche iniettate nei frutti. Altre volte usano coloranti e cere affinché sembrino più belli e gustosi.
Uno dei paesi europei che maggiormente inquina il cibo è la Spagna. Diversi reportage sono già stati fatti denunciando frutta e verdura provenienti da questo paese!

Inoltre è bene valutare la provenienza di tutti i prodotti derivati da animali e leggere bene le etichette perché oggi la maggior parte di questi contiene coloranti, antibiotici e conservanti molto dannosi al nostro corpo.

Il nostro consiglio è di fare una spesa consapevole, cercando di preferire, quando possibile, piccoli produttori e piccoli negozi, valutare l’acquisto di prodotti a Km zero e cercare di evitare i cibi pronti.
Articolo di Barbara e Pamela Lupi

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