Quanto è importante rilassarsi ed essere sereni e tranquilli per riuscire a prendere sonno?

Ognuno di noi trova il proprio modo per prepararsi al sonno e se questa fase pre nanna è molto importante per qualsiasi adulto, per i più piccoli di casa, lo è ancora di più.

Se per noi adulti in genere un buon libro, una tisana calda o un bagno rilassante possono essere davvero utili per lasciarsi alle spalle i ritmi della giornata e addormentarsi più sereni e tranquilli, cosa può facilitare l’addormentarsi dei bambini?

Innanzitutto bisogna tenere sempre conto che i bambini non vivono solo le loro avversità e piccole sfide quotidiane, ma sono influenzati anche dagli stati d’animo, stress e irrequietezza di noi adulti e se è vero che hanno bisogno di un ambiente calmo e tranquillo in cui rilassarsi prima di andare a dormire, questo dipende molto da noi. Inoltre un buon sonno ha delle implicazioni importanti sulla qualità del giorno dopo ed è importante anche che il quantitativo di ore di sonno sia adeguato.

Come possiamo allora fare per aiutarli a rallentare i ritmi e ad entrare nella modalità nanna con più serenità?

Ci sono tanti piccoli gesti che possono essere un valido aiuto per noi e per i nostri figli per fare si che prendere sonno sia più facile e naturale, ma anche e soprattutto, che il sonno notturno sia più profondo e ristoratore.

I bambini amano le azioni ripetute fin dalla più tenera età e la routine specifica pre nanna va creata da subito dopo la nascita.

Cosa si intende per routine pre nanna?

Un susseguirsi di azioni sempre uguali che dovrebbe prevedere lo spegnimento delle luci in casa e di tutti gli apparecchi elettronici, tv, radio, un bagnetto serale o la lettura di un libro insieme sotto le coperte, per i più piccini una poppata completa e se mamma e papà se la sentono anche il canto di una ninna nanna.

Una nenia da cantare solo in quel momento per fare si che venga collegata dal bambino all’ora del sonno.

In pratica creare una serie di segnali che il nostro bambino possa riconoscere ogni sera e che lo aiutino a predisporsi alla nanna serenamente.

Non esiste il perfetto rituale della nanna, esistono tanti modi diversi a seconda del bambino e sta a noi trovare quello giusto.

Quello che sicuramente è fondamentale tener presente per scegliere il rituale ideale è che deve aiutare a rilassare, a lasciar andare la giornata e a rallentare il lavorio mentale, per poter dare sicurezza e spazio al sopraggiungere del sonno.

ATTENZIONE! Tablet, telefonino e videogiochi alla sera prima di andare a letto hanno un’azione sull’equilibrio della melatonina!!!

Cosa succede se diminuisce la melatonina?

La prima conseguenza è che la qualità del sonno diminuisce nettamente!!!! La melatonina è un ormone che regola il ciclo sonno-veglia, quando questo ciclo viene perturbato si riduce la fase del sonno REM.

Con una diminuita fase REM si ha un sonno difficile e agitato, l’atonia dell’attenzione il mattino dopo,  possibili cefalee, stato di malessere comprovato, agitazione e irrequietezza. Ne consegue poi una difficoltà maggiore di attenzione e concentrazione anche a scuola.

È meglio, quindi, prendersi del tempo e dedicare la nostra attenzione a questo momento così importante per il bambino. Se il bambino non è stato abituato da piccolo con dei rituali e ad andare a letto presto e senza storie, è comprensibile che ci vorrà un po’ di tempo e di impegno da parte dei genitori prima che questo avvenga. Il bambino proverà a fare storie, a ribellarsi alle nuove regole,…

Se il bimbo, invece, è ancora piccolo allora si può introdurre la messa a letto magari cominciando con il mettere il pigiama, oltre al bagnetto, allo spegnimento delle luci e alla lettura per creare un ancoraggio al sonno importante. Per i più piccoli lo è anche il ciuccio o il peluche preferito da tenersi vicino.

Capiamo che non è sempre evidente… magari il nostro e-book può darti ulteriori spunti che ti possono aiutare a trovare la migliore strategia per te…

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Perché dei rituali?

Le azioni compiute prima di mettere a nanna il bambino devono essere sempre le stesse perché tutto quello che è ripetitivo e uguale dona al bambino un grande senso di sicurezza.

Sentendo questa sicurezza e fiducia ha la possibilità di rilassarsi e lasciarsi andare per andare verso il sonno.

Dormire, da un lato, significa perdere completamente il controllo su ciò che accade attorno a noi. Per il bambino non è sempre così semplice, soprattutto quando sono presenti delle paure. Le paure fanno parte di una fase fisiologica del bambino, tutti passano questa fase e se vengono accolti e rassicurati con delle routines riescono ad affrontarla piuttosto velocemente.

Un esempio di routine potrebbe essere questo: gioco tranquillo insieme, bagnetto, cambio pigiamino, poppata, lettura, ciuccio, nanna.

La cosa fondamentale affinché tutto funzioni per il meglio è essere costanti!

Soprattutto all’inizio cercate di non uscire da questo schema, che va ricreato ovunque voi siate. Così da offrire un buon imprinting. Il bambino allora, sarà in grado di addormentarsi bene ovunque e in qualsiasi situazione, perché i rituali richiameranno la calma, la sicurezza e la fiducia di sempre.

Nel caso dovessero esserci grandi paure o disturbi del sonno più importanti che il rituale della nanna non riesce a mitigare, allora sarebbe bene valutare un appoggio ulteriore al bambino per due motivi:

– da un lato le paure possono derivare da qualcosa di irrisolto, da un trauma o da una nascita difficile

– dall’altro lato è bene immedesimarsi nella difficoltà del bambino e non sottovalutare la sua paura, se la esprime significa che la prova, quindi, perché aspettare che passi da sola e lasciarlo vivere questo disagio così profondo se le nostre rassicurazioni non bastano a farlo sentire tranquillo?

Ci sono delle terapie semplici e veloci che offrono davvero un valido appoggio, come per esempio la cromoterapia e i rimedi a base di Fiori di Bach.

Se vuoi approfondire cos’è la cromoterapia e capire in quali situazioni può essere utile puoi leggere il nostro articolo: “La cromoterapia: cos’è, come agisce e per chi può essere interessante?”

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Puoi scaricarlo gratuitamente all’articolo ceh abbiamo scritto: “I Fiori di Bach”

Articolo di Stella Bellomo e Barbara Lupi

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