“LA PRIMAVERA”, DI ANTONIO VIVALDI

Antonio Lucio Vivaldi è stato un compositore e violinista italiano, esponente di spicco del tardo barocco veneziano, nato proprio a Venezia il 4 Marzo 1678.

Detto “il Prete Rosso” per il colore dei capelli, fu uno dei violinisti più virtuosi del suo tempo e uno dei più grandi compositori di musica barocca. Considerato il più importante, influente e originale musicista italiano della sua epoca, Vivaldi contribuì significativamente allo sviluppo del concerto, soprattutto solistico.

Vastissima la sua opera compositiva che comprende inoltre numerosi concerti, sonate e numerosi brani di musica sacra.

La musica, ed alcune specifiche frequenze, possono essere utilizzate per produrre effetti benefici. Oggi, grazie alla ricerca, siamo in grado di associare ad alcune frequenze specifiche, precisi effetti benefici, come dire che la musica, ha un effetto di cambiamento positivo nella fisiologia e nella mente di ogni essere umano.

Scienziati di molti centri di ricerca stanno scoprendo che i suoni, le onde e la luce, sono strumenti basilari che in un futuro prossimo ci permetteranno guarigioni straordinarie e il raggiungimento di stati di benessere profondo.

La musica di Vivaldi, come quella di Mozart in genere ha effetto tranquillizzante.

Le quattro stagioni è il titolo con cui sono noti i primi quattro concerti solisti per violino dell’opera Il cimento dell’armonia e dell’invenzione di Antonio Vivaldi.

Ciascun concerto de “Le quattro stagioni” si divide in tre movimenti, dei quali due, il primo e il terzo, sono in tempo di Allegro, mentre quello intermedio è caratterizzato da un tempo di Adagio, secondo uno schema che Vivaldi ha adottato per la maggior parte dei suoi concerti.

I tre movimenti di cui consta la Primavera, in tonalità di MI Maggiore descrivono tre momenti della stagione: il canto degli uccelli (allegro), il riposo del pastore con il suo cane (largo) e la danza finale (allegro).

Ascoltala qui  https://www.youtube.com/watch?v=4fdfqu8z4Z0 

Buongiorno Primavera!

Sono io, Piccolo Vento!

Canto dall’alto e mi tuffo

mi intrufolo in ogni spiraglio

soffiando con voce di tuono

arruffo le piume dei passeri

che ridono e ridono e ridono

e volano in alto pieni di aria.

“Piccolo Vento” mi dicono,

“Prova a prenderci, Piccolo Vento!”

Rimbalzo fino al ruscello.

Pettino e spettino l’erba.

Gonfio la pancia alle foglie

e inseguo ogni cosa che vola.

Sprofondo nelle nuvole,

che mi fanno un solletico soffice.

Ho così tante nuvole intorno,

che potrei perdermi nei sussurri rosa

e dimenticarmi perché sono volato quassù!

Come fatta di cotone,

si sente lontano la voce di un cane.

Mi muovo morbido da una nuvola culla

e scivolo di nuovo verso il basso…

Ho visto un fiore!

Ma non è un fiore,

è una farfalla

che vola intorno al cane

che sale in cima alla collina

con il suo Amico.

Poesia ispirata alla Primavera di A. Vivaldi – scritta da Chiara Carminati

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