C’è un linguaggio silenzioso che le piante parlano. Lo fanno attraverso i loro oli essenziali, preziose gocce di essenza capaci di toccare non solo il corpo, ma anche le emozioni, la mente e quella parte di noi che spesso resta inascoltata.
Gli oli essenziali sono molto più di semplici profumi: sono vibrazioni naturali che parlano alla nostra parte più autentica. Quando li inaliamo, le loro molecole viaggiano attraverso il bulbo olfattivo fino al sistema limbico, la nostra “centrale emotiva”. In questo incontro invisibile, possono accadere meraviglie: emozioni si riequilibrano, pensieri si distendono, l’umore si solleva. 

Non è magia, è scienza profonda… e un pizzico di poesia.

Una storia antica, una saggezza ritrovata

Da oltre 5000 anni gli esseri umani si affidano agli oli essenziali per curarsi, riequilibrarsi, profumare la vita.

Inizialmente erano rimedi rari, riservati ai più ricchi. Oggi, fortunatamente, sono accessibili a chiunque scelga la via della consapevolezza.

Ma attenzione: ogni goccia racchiude una grande ricchezza, a volte anche interi campi. Per ottenere 20 ml di olio essenziale di basilico, ad esempio, servono circa 5 kg di foglie. Per questo vanno usati con rispetto, conoscenza e gratitudine.

Perché gli oli essenziali fanno bene?

Gli oli essenziali sono l’anima concentrata della pianta: antimicrobici, antinfiammatori, espettoranti, calmanti, energetici. Ma il loro dono più grande è forse la capacità di lavorare su tutti i livelli del nostro essere — fisico, mentale, emotivo e anche sottile. Un buon olio essenziale non è solo utile, è profondamente trasformativo.

Sono strumenti delicati e potenti, che vanno conosciuti e maneggiati con cura. Alcuni sono irritanti se usati puri, altri vanno evitati in gravidanza o nei bambini. Il nostro consiglio? Approfondisci, ascolta, e scegli con attenzione. Per cominciare, puoi scaricare il nostro E-Book gratuito, una piccola guida su 23 tipi diversi di oli essenziali da tenere in casa: una guida semplice e preziosa da avere sempre a portata di mano.

Bloom Pomade: la sinergia che cura

Dentro Bloom Pomade abbiamo voluto racchiudere il meglio di questa antica saggezza: ben 12 oli essenziali lavorano in sinergia per offrire un sollievo che è sia fisico che emotivo. Non solo per il corpo, ma anche per l’anima: per portare calma dopo uno spavento, per creare uno spazio interiore di pace e sicurezza. È questo che ci sta più a cuore.

Come usare gli oli essenziali

1. In Aromaterapia (e nel cuore della tua casa)

Diffondere gli oli essenziali è uno dei modi più dolci e immediati per beneficiare dei loro effetti. Bastano 2–10 gocce in un diffusore, a seconda dell’intensità desiderata e della grandezza della stanza. L’ideale è non scaldarli troppo: 60°C sono perfetti per non alterare le loro proprietà.

Anche senza diffusore puoi godere del loro profumo: metti qualche goccia su del sale rosa e avvicinalo a una candela accesa, oppure versale nella vaschetta del termosifone. L’effetto sarà discreto, ma profondo.

2. Applicazione sulla pelle

Gli oli essenziali sono molto volatili e vengono assorbiti velocemente attraverso la pelle. Ma attenzione: quasi sempre devono essere diluiti in un olio vettore (mandorla, jojoba, cocco…). Solo pochi, come la lavanda o la rosa damascena, possono essere usati puri.

Zone ideali per l’applicazione: polsi, pianta dei piedi, dietro la nuca, sul petto. Per i massaggi, usa una diluizione dal 1% al 5% in un buon olio vegetale.

3. Nei bagni e rituali

Una manciata di sale grosso, qualche goccia del tuo olio preferito, una vasca calda. Oppure olio e panna come vettori. Il bagno diventa un rituale: un momento di bellezza, rilascio e profumata guarigione.

In sauna, o anche nell’acqua dell’ultimo risciacquo della biancheria (patchouli e vetiver per la persistenza, limone per il candore), l’uso creativo degli oli apre a un mondo sensoriale ricco e stimolante.

4. Suffumigi

Perfetti in inverno. Versa acqua bollente in una ciotola, aggiungi un cucchiaino di bicarbonato e poche gocce di un olio essenziale espettorante (come eucalipto o tea tree). Inspira con un asciugamano sulla testa per 8–10 minuti. Il beneficio è intenso e mirato.

5. In cucina (con cura!)

Alcuni oli essenziali alimentari possono aromatizzare dolci, impasti, tè. Basta una goccia — davvero. Sempre diluiti, sempre con cautela.

6. Assunzione orale

È una via potente, ma non per tutti e non da fare da soli. Serve il consiglio di un esperto. Quando ammesso, si usano pochissime gocce, sempre diluite in miele, olio o zucchero, e dopo un test cutaneo per escludere allergie.

Conclusione

Gli oli essenziali non sono solo rimedi. Sono compagni. Portano con sé il ricordo di boschi, fiori e terre lontane. E quando li usi con rispetto e amore, ti aiutano a ricordare chi sei.

Con Bloom vogliamo offrirti questo: strumenti semplici ma profondi per sostenere il tuo benessere ogni giorno. Perché la natura ha sempre qualcosa da dire — se sappiamo ascoltarla.

Articolo di Barbara Lupi

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