Il sonno è la più potente medicina per il corpo e per la mente.

Mentre stiamo dormendo entrano in azione i meccanismi che servono a depurare l’organismo dalle tossine accumulate durante il giorno (anche quelle “emotive”!), a rigenerare i tessuti e a recuperare le energie.

Di notte anche il cervello elimina le scorie mentali, fissa i ricordi più importanti e attiva la sua parte più intuitiva e creativa, quella che dà vita ai sogni e scopre soluzioni che la ragione non trova.

È fondamentale quindi dormire bene e per un periodo sufficiente, altrimenti rischiamo disturbi e malattie.

Quali sono i disturbi che possono derivare da un sonno disturbato o insufficiente?

Dormire poco fa molto male! Questo vale a tutte le età, ma in special modo si possono riscontrare gravi conseguenze quando avviene nei bambini e negli adolescenti.

“Nell’ultimo secolo i nostri figli hanno perso almeno un’ora di sonno e di giorno manifestano il proprio disagio con difficoltà di attenzione, aggressività, e rischi per la salute.”

È la costatazione presentata dai pediatri dell’Osservatorio Nazionale sulla Salute dell’infanzia e dell’adolescenza (Paidòss) durante il loro primo Forum Internazionale.

I pediatri continuano asserendo che “Il ciclo biologico giorno-notte va rispettato, la difficoltà ad addormentarsi e i risvegli notturni sono colpa di cattive abitudini durante la giornata: in oltre otto casi su dieci l’insonnia dipende da fattori psico-fisiologici legati all’organizzazione della giornata e al fatto che molti bambini vengono lasciati svegli fino ad orari tardivi.”

Ecco una lista di conseguenze effettive della mancanza di un giusto sonno ristoratore e della cattiva abitudine di andare a letto troppo tardi:
  • I cervelli che sono privati ​​del sonno non sono efficienti, devono lavorare di più. Questo è stato dimostrato in studi di brain imaging che mostrano che il cervello di chi dorme poco deve ​​disperatamente pompare più energia nella corteccia prefrontale, cercando di superare gli effetti della privazione di sonno.
  • Dormire poco provoca taglienti decrementi nella memoria a breve termine. Senza di essa una persona non può nemmeno tenere poche cifre di un numero di telefono in mente, figuriamoci eseguire eventuali operazioni complesse. Ecco perché, quando si è privati ​​del sonno, si tende a girare a vuoto.
  • Il sonno gioca un ruolo importante nel consolidare la memoria a lungo termine. Mentre dormiamo, il nostro cervello si riordina, integra e rende un senso alle cose che ci sono successe. Non solo, ma si consolida il nostro apprendimento mentre dormiamo. Dormire poco interrompe questi processi, si indebolisce la memoria a lungo termine ed è più difficile imparare nuove abilità.
  • Dormire poco, inibisce i poteri di attenzione che generalmente ha una persona riposata. Senza abbastanza sonno, non possiamo prestare attenzione ai nostri sensi, così come vorremmo. Tutto ciò si traduce in parte in quella strana sensazione di distrazione che si ha quando si è stanchi.
  • Senza dormire non si riesce a pianificare. I test dimostrano che la capacità fondamentale per decidere quando e come iniziare o interrompere qualsiasi attività va rapidamente scemando in mancanza di sonno.
  • Dormire poco accentua le abitudini. Dal momento che chi dorme poco ha difficoltà a fare piani o a controllare il modo in cui iniziare o interrompere le azioni, deve ripiegare sui sistemi automatizzati del cervello. In questo modo anche fantasia e creatività non vengono più messe in campo.
  • Dormire poco danneggia molto le cellule cerebrali. Vi è una perdita d’integrità di sostanza bianca nel cervello. Dormire poco non fa bene psicologicamente e non fa bene fisiologicamente.
  • Se una persona soffre di privazione del sonno in maniera regolare, inizia a sperimentare delle vere e proprie manie. I sintomi includono psicosi, paranoia, livelli di energia vitale estremamente elevati, allucinazioni, aggressività e molto altro ancora.
  • Dormire poco fa aumentare gli incidenti. Una delle cose spaventose sulla mancanza di sonno è che le ore di veglia si accumulano nel tempo incominciando ad appesantire la persona e viene diminuita nettamente la sua capacità di concentrazione. Può accadere che ogni notte si perdano un’ora o due di sonno, ma non ci si accorge che tutto questo ha un effetto dannoso nel tempo.
Fonte: psicosocial.it

Ma quante sono effettivamente le ore di riposo ideali per ognuno di noi?

È fondamentale andare a letto approfittando delle prime ore serali che sono maggiormente ristoratrici, dormire bene e per un periodo sufficiente, altrimenti rischiamo disturbi e malattie.

Questo è dimostrato da vari studi che hanno portato a stilare una tabella delle ore di sonno necessarie nelle varie fasce d’età.

La National Sleep Foundation americana sfata un falso mito, rivelando a sorpresa che otto non è il numero universalmente perfetto e che il “fabbisogno” di sonno di ognuno di noi varia a seconda della nostra età, ricordandoci, inoltre, che più della quantità a contare è la qualità del riposo!

Dormire le proverbiali otto ore non è quindi consigliato per tutti ma solo per alcune fasce d’età. In particolare risulterebbero fuori da tale definizione gli “under 18”, per i quali il numero di ore di sonno consigliato è maggiore e non dovrebbe in alcun caso scendere sotto le otto.

Anche una volta diventati maggiorenni è sempre opportuno assicurarsi una giusta dose di sonno di qualità, concedersi alcuni momenti rilassamento e meditazione durante l’arco della giornata evitando in ogni caso sempre di scendere al di sotto delle 6 ore di riposo giornaliere.

Secondo un recente studio condotto dall’istituto statunitense Sri international è molto importante che i bambini vadano a letto presto e possibilmente sempre alla stessa ora; ciò sembra avere un effetto molto positivo sulle loro prestazioni cognitive.

Questa la divisione in fasce d’età, pubblicata dalla National Sleep Foundation, con i quantitativi di ore di sonno raccomandati:

  • Neonati (0-3 mesi) – Sonno consigliato tra le 14 e le 17 ore;
  • Prima Infanzia (4-11 mesi) – Tra le 12 e le 15 ore;
  • Bambini (1-2 anni) – Compreso tra 11 e 14 ore;
  • Età pre-scolare (3-5 anni) – Sonno compreso tra le 10 e le 13 ore;
  • Bambini in età scolare (6-13) – Sonno consigliato tra le 9 e le 11 ore;
  • Adolescenti (14-17) – Tra le 8 e le 10 ore;
  • Giovani Adulti (18-26) – Ore di sonno tra 7 e 9;
  • Adulti (27-64) – Invariato rispetto alla fascia precedente, 7-9 ore;
  • Anziani (65+) – Sonno consigliato tra le 7 e le 8 ore.
Ma come si può fare a cambiare abitudine quando la routine è diversa e il bambino non è disposto ad accettare delle nuove regole?
È chiaro che nessuno asserisce che sia semplice, visti gli effetti negativi di un sonno deficitario, però, si potrebbe valutare di stringere i denti per un po’ e portare con fermezza e costanza una nuova routine. Nel nostro e-book “Crescere bambini sereni, sani e felici” diamo diverse idee e spunti che potrebbero essere d’aiuto nel valutare il modo più efficace e semplice per ottenere questo cambiamento.
Articolo di Stella Bellomo e Barbara Lupi

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