Un’ottima alternativa per i vostri bimbi

Si tratta di pannolini sani ed ecologici, che vi fanno anche risparmiare!

Dovete sapere che i pannolini usa e getta contengono sbiancanti e svariati prodotti chimici per trattenere la pipì e lasciare il senso di asciutto, che sono molto nocivi per la pelle del vostro bambino. Inoltre, é interessante il dato statistico che dice che un bambino costa in media 2500-3000 Frs. in pannolini usa e getta…e che produce circa una tonnellata di rifiuti!

Ecco che allora, pensare ad una alternativa può rivelarsi più che interessante!

Oggigiorno esistono vari tipi di pannolini lavabili, un po’ per tutti i gusti. Sono pratici sia da mettere che da portare, proprio come quelli usa e getta, infatti hanno una forma molto simile.

All’interno sono di cotone al 100%, il sistema d’attacco può essere con il velcro (ottimo sistema che si adatta perfettamente alle misure del vostro bebè) oppure con dei bottoni, l’esterno è impermeabile ed è direttamente attaccato alla parte in cotone in moltissime varietà (il pannolino è un tutt’uno e non si necessita di una seconda mutandina plastificata), ma si trovano anche quelli con la mutandina plastificata a parte. Sono tutti ultra assorbenti, hanno la forma anatomica della gamba (come i pannolini usa e getta) ed sono lavabili in lavatrice fino a 60° e più.

Il costo di questi pannolini è sicuramente inferiore alla cifra che si deve preventivare con i pannolini usa e getta, la differenza sta nel fatto che la spesa totale non è dilazionata nel tempo, ma tutta in una volta (un suggerimento: c’é chi si fa regalare un pacco di pannolini da amici o parenti alla nascita del bebè al posto dei classici vestitini).

Di seguito vi proponiamo la lettera aperta scritta da mia sorella Pamela per Gente Sana quando la sua prima figlia aveva un anno: e cioè 11 anni fa!

“Care lettrici e cari lettori, sono una mamma di una bambina di un anno. Voglio parlarvi della mia esperienza con i pannolini ecologici, perché trovo che sia un peccato che questi pannolini non sono conosciuti. I pannolini esistono, ovviamente, da secoli, ma si sono modernizzati. Mentre una volta si usavano fasce triangolari di cotone o lino in cui il bambino veniva avvolto e si fissavano con la spilla da balia, oggi i pannolini lavabili hanno preso la stessa forma degli usa-e-getta: sono sagomati e si chiudono con il velcro.

Esistono varie marche di pannolini, una é europea, mentre le altre sono tutte straniere. Io, durante la gravidanza, ho letto diversi articoli e ho comperato i pannolini “”tutto in uno” della Kushies (dicono siano i migliori): l’imbottitura in flanella di cotone (molto assorbente) e la mutandina impermeabile ma traspirante sono cucite insieme.

Quando li ho messi per la prima volta alla mia bambina, sono rimasta un po’ perplessa perché erano enormi; gli arrivavano quasi alle ascelle. Per fortuna c’é la chiusura con il velcro che permette di aggiustare la taglia al millimetro. Con mio stupore però mi sono resa subito conto che nonostante fossero grandi (ci sono due taglie: 4-10 kg e 10-20 kg), da quando ho imparato a metterglieli non si é più bagnata. Adesso mi capita che si bagna quando dimentico di cambiarla (lo faccio ogni 2-3 ore) o beve tanto prima del riposino pomeridiano. Per la notte, da quando l’ho svezzata, ho iniziato ad adoperare la taglia grande (nonostante non arrivasse ancora ai 10 kg), perché prima di addormentarsi beve 2,5 dl di latte e dorme tutta la notte; così non la devo svegliare e la mattina solo raramente é bagnata (cosa che so che capita anche con i pannolini usa-e-getta). Inoltre ci sono come “accessori” delle fasce in cotone che si possono aggiungere per aumentarne l’assorbenza; io le ho sempre usate per la notte, visto che mia figlia ha sempre dormito almeno 6 ore senza svegliarsi,

Quando vado in giro mi organizzo con pannolini di ricambio e sacchetti di plastica. Inoltre metto degli inserti in viscosa, facilmente biodegradabili (ne avevo comperato alcune scatole assieme ai pannolini, ma ne ho trovati anche una buona marca alla coop che costano molto meno), che mi permettono di togliere le feci e buttarle nel gabinetto. Quando arrivo a casa, metto tutti i pannolini sporchi in un secchio. Ogni 2-3 giorni li lavo in lavatrice; l’importante é non usare igienizzanti, sbiancanti o candeggina che rovinano lo strato esterno. Mi rendo conto che per le famiglie che abitano in affitto e possono lavare solo un giorno a settimana, questo può risultare difficile. Ultimamente metto del bicarbonato dopo il prelavaggio; in questo modo tolgo i cattivi odori rimasti. Poi li metto nell’asciugatrice.

Durante le mie ricerche e in questo anno di esperienza, ho potuto verificare molteplici vantaggi:

  • La salute: il cotone é un materiale naturale, forse il migliore a contatto con la pelle perché permette la traspirazione. Nonostante la pelle rimanga umida, non ho mai avuto problemi con dermatiti, rossori e altro. Soprattutto sono sicura che sia qualcosa di inoffensivo, il che non é scontato dopo le  numerose voci allarmanti sui presunti componenti tossici contenuti nei pannolini. È infatti risaputo che la pelle assorbe per osmosi tutte le sostanze. Se si pensa che il bambino é a contatto per almeno 2 anni giorno e notte con sbiancanti e altre sostanze nocive, vale la pena considerare un’alternativa ecologica.
  • L’ambiente: un pannolino usa e getta può impiegare anche 500 anni per decomporsi. Se consideriamo che se ne fa un uso massiccio (un bambino produce in media 1 tonnellata di rifiuti in pannolini), l’utilizzo di quelli ecologici aiuterebbe a ridurre considerevolmente l’impatto ambientale. Qualcuno potrebbe obiettare dicendo che si aumentano i lavaggi. Per questo io ho deciso di utilizzare un prodotto facilmente biodegradabile ed ecologico. Per quanto riguarda l’aumento del consumo di acqua ed elettricità, secondo gli studi questo ha comunque un impatto molto minore dell’enorme massa di rifiuti.
  • Il risparmio: anche se comperare i pannolini di stoffa sembra essere una grande spesa (é consigliabile comperare tutto lo stock di pannolini in una volta), facendo due calcoli ci si accorge immediatamente che nel giro di 9-12 mesi questa viene ammortizzata. Da un sondaggio risulta che un bambino crea una spesa di almeno 2500 frs., solo in pannolini usa e getta. Se si considera, inoltre la possibilità di un fratellino/sorellina il guadagno aumenta considerevolmente.

Non da ultimo ho notato che quando mi capita di utilizzare i pannolini usa e getta (per esempio quando vado in vacanza), gli odori di ammoniaca e di feci sono più considerevoli. Per questo motivo una madre che utilizza questi pannolini deve cambiare sacco della spazzatura ogni due giorni, anche se non completamente pieno. E per chi paga la tassa sul sacco, non é da poco.

In sintesi, sono più che soddisfatta di questa mia scelta che mi ha portato molti benefici e che ha stupito coloro che avevano riserve e pensavano che la mia bambina sarebbe sempre stata bagnata.”          Pamela Lupi Farkas

Questa lettera racchiude tutte le motivazioni interessanti che potrebbero portarvi a fare la stessa scelta di Pamela.

Articolo di Barbara Lupi

 

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