L’essere umano nasce immerso nella natura, e da essa trae benessere, equilibrio, rinnovamento. Non sorprende, quindi, che tornare a vivere momenti all’aria aperta, specialmente nei luoghi dove l’acqua dolce scorre o riposa, possa avere un impatto profondo sulla nostra salute fisica, mentale ed emotiva. I bagni in laghi e fiumi rappresentano una forma potente di immersione sensoriale e rigenerazione profonda, capace di connetterci al nostro corpo e alla terra in modo autentico e benefico.

Ritrovare se stessi nell’acqua viva della natura

C’è qualcosa di profondamente ancestrale nell’immergersi in acque dolci: il gesto semplice di camminare scalzi su una riva sassosa, di lasciarsi avvolgere dall’abbraccio di un lago montano, o di accoccolarsi sulla riva di un fiume, in silenzioso ascolto. 

Non è solo refrigerio, non è solo svago. È una vera e propria esperienza sensoriale, emotiva e rigenerante che la scienza sta iniziando a comprendere meglio. I “bagni in natura”, in laghi e fiumi, sono molto più che un’alternativa sostenibile alle piscine: sono un ritorno a un contatto primario e vitale con l’ambiente che ci circonda. E fanno bene, al corpo e alla mente.

Natura come medicina: perché stare all’aria aperta fa bene

Numerosi studi scientifici negli ultimi decenni hanno dimostrato i benefici dell’esposizione regolare alla natura.

Il contatto con la natura ha effetti significativi su vari aspetti della salute. Il solo fatto di trascorrere tempo in ambienti verdi riduce i livelli di cortisolo (l’ormone dello stress), abbassa la pressione sanguigna, migliora l’umore e potenzia le funzioni cognitive. L’esposizione alla luce naturale regola il ritmo circadiano, favorendo un sonno più profondo e rigenerante. Il suono dell’acqua che scorre, il fruscio degli alberi e l’aria fresca di un bosco vicino a un fiume o a un lago hanno un effetto calmante sul sistema nervoso, favorendo uno stato di rilassamento profondo.

Tra le pratiche più affascinanti per beneficiare di questa connessione con l’ambiente naturale vi sono proprio i bagni in laghi e fiumi. Lontani dal cloro delle piscine e dall’affollamento delle spiagge marine, questi momenti diventano esperienze di immersione totale nella quiete, nella freschezza e nell’energia pura degli elementi.

I bagni nei laghi e nei fiumi, inoltre, offrono un’immersione totale (in tutti i sensi) in un ambiente multisensoriale: il profumo della vegetazione, il suono dell’acqua che scorre, le variazioni di luce che filtrano tra gli alberi, la temperatura dell’acqua che stimola il sistema nervoso. Questo contesto naturale attiva il sistema parasimpatico, responsabile del rilassamento e della rigenerazione corporea, riducendo livelli di cortisolo e migliorando l’umore.

Secondo uno studio pubblicato su Scientific Reports (White et al., 2019), trascorrere almeno due ore a settimana nella natura è associato a livelli significativamente più alti di salute percepita e benessere psicologico. E se l’esperienza include anche l’acqua, i benefici aumentano.

Oggi come oggi assistiamo sempre più a difficoltà correlate allo stress di una vita in corsa e a problematiche emotivi riconducibili anche ad una disconnessione dalla natura. La cosiddetta Nature Deficit Disorder, teorizzata da Richard Louv nel libro L’ultimo bambino nei boschi, sottolinea le conseguenze psicofisiche della separazione dal mondo naturale, soprattutto nei bambini.

I “bagni blu”: il potere rigenerante dell’acqua

Oltre ai celebri “bagni di foresta” (shinrin-yoku), in Giappone e altrove si è iniziato a parlare anche di blue spaces (spazi blu): ambienti naturali acquatici che esercitano un potente effetto calmante sulla psiche. Che si tratti di fiumi, laghi, torrenti o mari, le superfici d’acqua naturali favoriscono la contemplazione, l’abbassamento della frequenza cardiaca e la rigenerazione emotiva.

Fare un bagno in un lago o in un fiume è molto più di un gesto rinfrescante durante le calde giornate estive: è un atto di riconnessione profonda con il nostro corpo e con la natura. Entrare in acque fredde, ad esempio, ha effetti documentati sulla circolazione sanguigna, sulla tonicità della pelle e persino sull’umore grazie al rilascio di endorfine.

Secondo uno studio condotto dal Dipartimento di Medicina dell’Università di Cambridge, l’esposizione ripetuta all’acqua fredda stimola la produzione di dopamina e serotonina, i cosiddetti “ormoni della felicità”. Inoltre, il contatto diretto con elementi naturali aiuta a ridurre la sensazione di alienazione e a coltivare un senso di appartenenza al pianeta.

Benefici specifici del bagno in laghi e fiumi

1. Stimolazione della circolazione e del sistema immunitario: L’acqua dolce, spesso più fredda rispetto a quella marina, stimola la vasocostrizione e la vasodilatazione. Questo processo rafforza il sistema circolatorio e aiuta ad allenare il sistema immunitario.

2. Riduzione dell’infiammazione: L’acqua fredda ha proprietà antinfiammatorie naturali. Molti atleti professionisti utilizzano bagni in acqua dolce per alleviare dolori muscolari, tendiniti e affaticamento.

3. Rigenerazione mentale ed emotiva: Stare in ambienti naturali e a contatto con l’acqua ha effetti profondi sull’umore. Lontano da schermi, rumori urbani e stimoli costanti, il cervello riesce a “resettarsi”, favorendo la chiarezza mentale, l’introspezione e la creatività.

4. Detox dallo stress urbano: I suoni naturali, la mancanza di traffico e il silenzio rigenerativo di un lago o di un ruscello stimolano il sistema parasimpatico, facilitando il rilassamento profondo e la disintossicazione emotiva.

Laghi e fiumi: pro e contro

I Pro:

  • Accessibilità naturale: A differenza delle piscine o delle spiagge attrezzate, molti laghi e fiumi sono luoghi pubblici e accessibili gratuitamente.

  • Atmosfera intima e tranquilla: Soprattutto nelle prime ore del mattino o al tramonto, questi luoghi offrono momenti di vera solitudine e contemplazione.

  • Benefici per tutti: Famiglie, coppie, sportivi o solitari possono trovare il proprio spazio ideale, scegliendo tra specchi d’acqua più turistici o angoli selvaggi.

  • Connessione ecologica: Immergersi in acque dolci rafforza la consapevolezza ambientale e spesso stimola comportamenti più rispettosi verso l’ecosistema.

I Contro:

  • Temperature basse: L’acqua dolce, soprattutto in quota, può essere molto fredda anche in estate. Questo può rappresentare un rischio, è necessaria grande attenzione soprattutto dopo l’ingestione di cibo e quando si è molto accaldati dal sole.

  • Correnti e mulinelli: Fiumi e laghi possono nascondere insidie come forti correnti, mulinelli e rocce scivolose. È importante fare il bagno solo in luoghi sicuri riconosciuti dagli abitanti locali, che in genere si tramandano le insidie di generazione in generazione.

  • Presenza di animali o alghe: Alcuni specchi d’acqua possono essere abitati da animali o soggetti a fioriture algali che rendono sconsigliabile il bagno. Anche in questo caso vale la considerazione di prima, gli abitanti del posto conoscono sicuramente la situazione.

  • Assenza di servizi: In molte località naturali mancano bagni, docce o punti di ristoro, rendendo necessaria una buona preparazione.

Come vivere al meglio l’esperienza del bagno naturale

  • Informati bene: Verifica sempre le condizioni dell’acqua, la sicurezza del luogo e la presenza di eventuali avvisi o divieti. Consulta portali locali e app che segnalano le qualità balneabili delle acque.
  • Attrezzati con consapevolezza: Porta con te crema solare, borracce, cibo leggero, kit di pronto soccorso, teli e abbigliamento adatto. Non dimenticare le scarpette da scoglio o antiscivolo, indispensabili su fondali rocciosi.
  • Rispetta l’ambiente: Non lasciare rifiuti, non danneggiare la vegetazione, non accendere fuochi in aree non consentite. Porta via con te tutto ciò che hai portato, e magari anche qualcosa lasciato da altri.
  • Prediligi i momenti meno affollati: Mattina presto o tardo pomeriggio sono perfetti per evitare la calura e godere del silenzio e della magia del luogo.
  • Pratica consapevolezza: Immergersi in un lago o fiume è anche un’occasione per ascoltarsi. Respira profondamente, lascia che il corpo si adatti alla temperatura e osserva le sensazioni che emergono.

L’acqua come portale di guarigione interiore

Nel simbolismo universale, l’acqua rappresenta la purificazione, la rinascita, il fluire della vita. In molte tradizioni spirituali, immergersi in acqua è un atto sacro di rinnovamento, una sorta di rituale per lasciar andare ciò che non serve più e accogliere il nuovo.

Il contatto con acque naturali risveglia questi significati profondi. In silenzio, mentre il corpo si adatta alla freschezza e l’occhio si perde nel verde riflesso delle sponde, possiamo ritrovare uno stato primordiale di unità con il mondo. Questo non solo rasserena, ma guarisce. Ci rimette al centro della nostra esistenza.

Conclusione: un invito al rispetto e alla riscoperta

I bagni in laghi e fiumi rappresentano un ritorno alle origini, un invito a rallentare, a respirare e a sentirsi parte di qualcosa di più grande. Sono esperienze accessibili, semplici, eppure straordinariamente potenti.

Ma con questo privilegio viene anche la responsabilità: proteggere questi luoghi, rispettare il loro equilibrio e lasciare solo impronte leggere sul sentiero del nostro passaggio.

Che tu stia cercando un momento di pace, un impulso di vitalità o un’esperienza profonda di riconnessione, immergerti in un lago o in un fiume può diventare una piccola rivoluzione interiore. E forse, anche un gesto d’amore per il pianeta che ci ospita. 

Articolo di Barbara Lupi

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