Avere un po’ di adrenalina prima di fare qualcosa di importante è una sensazione naturale, sana e positiva.
Si di ce che il livello di realizzazione di una persona sia direttamente proporzionale al livello di incertezza con cui è in grado di convivere serenamente.
Un certo grado di paura di sbagliare è del tutto normale e può fungere da meccanismo di perfezionamento del processo di cambiamento. Se però la paura diventa tale da bloccare qualsiasi scelta allora si trasforma in un vero e proprio problema. 
Spesso la paura di sbagliare nasce già nell’infanzia, potrebbe essere il risultato di genitori che hanno grandi aspettative dai figli, che richiedono loro di essere bravi, perfetti e vincenti. Le tante richieste e le pretese troppo alte, portano il bambino a provare sensazioni di inadeguatezza e molte volte anche di terrore. Sensazioni che poi porterà nel profondo per il resto della vita. A volte consciamente e a volte inconsciamente, i genitori trasmettono al figlio la bramosia di raggiungere obbiettivi che non sono necessariamente quelli che desidera il bambino, ma che per senso di appartenenza e fedeltà tenterà in tutti i modi di raggiungere.
I genitori, per natura, desiderano il meglio per i figli e capita che questo processo si inneschi per il desiderio che il bambino possa avere il meglio e possa essere felice.
La paura di sbagliare è spesso collegata alle aspettative, anche inconsce, dei genitori che per i ragazzi a volte diventano pressanti. L’ansia è il risultato finale della pressione, che questa sia diretta o indiretta. 
Un leggero stato d’ansia porta a mettersi sull’attenti, infatti produce a livello fisiologico una risposta ormonale che innesca il processo di attivazione, di attenzione e di controllo da sfruttare nella prestazione. Quando questo stato d’ansia è protratto nel tempo o è molto forte, allora crea inibizione, demoralizzazione e blocchi.

Alcuni segnali indicatori

Quando si ha paura di sbagliare si vuole evitare il più possibile il senso di frustrazione e sofferenza che si vive come conseguenza di non aver soddisfatto le aspettative, nostre o di terzi.
Un classico sistema per allontanarsi da tutto ciò è l’evitamento. La tendenza a rimandare può essere un campanello d’allarme.
Altro segnale è la tendenza maniacale al perfezionismo, all’eccessiva attenzione ai dettagli. Tutto questo genera la sensazione di non fare mai abbastanza e a pensare che manchi sempre qualcosa, si arriva così ad accumulare disagio e tristezza.
Attenzione pure al pessimismo e all’idea di non farcela che altro non sono che protezioni verso l’insuccesso. L’idea del “tanto non ce la farò” porta a desistere in partenza oppure porta a tentare senza la giusta energia e convinzione necessarie per arrivare al compimento completo della prestazione. In questo secondo caso si vive la frustazione di non avercela fatta, ma si rafforza anche la convinzione di non essere in grado di riuscire.

Infine, l’autosabotaggio come strategia di evitamento, che potrebbe consistere nel creare dinamiche che hanno come fine il sabotare una prestazione.

L’autosabotaggio permette a tante piccole (o grandi) scuse celate e ben mimetiche e spesso inconsapevoli, che una persona mette in atto per distogliersi da un compito.

Strategie per superare la paura di sbagliare

  • Educati nuovamente ad apprezzare gli sbagli ricordando che gli errori sono la componente naturale dell’apprendimento. Prova per esempio ad iniziare qualche nuova attività, a fare uno sport, a suonare uno strumento o a imparare una lingua. Questo ti porterà ad accettare che l’errore è inevitabile e che ti permette di migliorare.
  • Osserva il tuo dialogo interiore e fa in modo che sia motivante: spesso la voce interiore immagina che le cose vadano male, che si verificano risvolti negativi, i pensieri diventano preoccupazioni e capita adirittura che questa colonna sonora sia accompagnata da immagini o da film mentali. Anche se la voce è pertinente alla situazione che stai vivendo, l’interpretazione sulle convinzioni e i programmi della tua mente. Quando ti accorgi che la tua mente parte con pensieri limitanti e negativi osservali, respira e osserva il tuo dialogo interiore, poi cambialo! Una volta esaurite le ipotesi catastrofiche e negative inizieranno ad emergere quelle neutrali e poi quelle positive che ti entusiasmeranno e ti spingeranno all’azione. Prova quindi a fare mille ipotesi, affronta tutte quelle peggiori, non spingerle via. Vedrai che te ne libererai.
  • Affronta a piccoli passi i tuoi limiti: cerca di uscire dalla tua comfort zone e di fare costantemente alcune cose che non sai fare, supera te stesso o vinci una piccola sfida. Questo ti permetterà di dare vita ad una tua personale cultura del coraggio e aumenterai la tua resilienza. 
  • Leggi la biografia di persone di successo: scoprirai che tutti sbagliano e che spesso chi sbaglia di più ottiene grandi risultati. Imparerai che la maggioranza delle persone di successo hanno vissuto grandi fallimenti, hanno superato prove dure e che queste persone hanno una caratteristica fondamentale: usano ogni errore per migliorare se stessi, ogni sbaglio per salire di un gradino la scala della crescita personale.

Una cosa importante da ricordare è che è fondamentale è che commettere un errore non vuol dire essere sbagliati!

Tu non sei il tuo sbaglio, ma sei semplicemente una persona che ha provato e ha ottenuto un risultato che non era quello che ti aspettavi o che desideravi. Questo succede nella vita, e generalmente, quando succede si imparano anche delle belle lezioni! Quindi, guarda alla perla di saggezza che hai ricevuto, ringrazia, rialzati e vai avanti. Vai bene esattamente così come sei!

Ultimo consiglio: prenditi sempre un momento per ricordare tutte le volte in cui avevi paura, ma ci hai provato e ne sei uscito vittorioso, metti il focus sulle tante cose che sai fare bene, perché sicuramente ce ne sono molte!
Articolo di Barbara Lupi

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