Prima tra tutte: ha davvero senso giudicare i bambini a scuola attraverso una scalata di valutazione?
Non si rischia così di appiattire il percorso di crescita, limitando i bambini in una valutazione numerica selettiva e dimostrando che l’errore è un aspetto da considerare universalmente penalizzante?
Come funziona l’apprendimento tradizionale?
Lezione frontale insegnate/alunni, ascolto passivo, interrogazioni e verifiche scritte e orali utilizzate come strumento di verifica dell’apprendimento e una valutazione considerata assoluta e non soggettiva (quindi fatta senza tener conto del contesto, della personalità del bambino, del suo punto di partenza e del suo sviluppo oltre che della sua situazione emotiva attuale).
Due sono gli aspetti importanti da evidenziare riguardo ai voti e all’errore:
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il primo aspetto è che l’errore fa parte del naturale processo per imparare qualcosa che non si sa, nella scuola come nella vita di tutti i giorni e che anzi, può essere fonte di grandi e ancora più stupefacenti scoperte. Il post-it, per esempio è il risultato assolutamente vincente dell’uso alternativo di una colla che non si è dimostrata efficace nell’incollare in maniera permanente.La torre di Pisa, anche, è un altro esempio. Un’architettura sbagliata che proprio per questo suo aspetto pendente ha avuto un successo inaspettato. E l’elenco può continuare all’infinito.L’errore va certamente riconosciuto, osservato e compreso per non essere più ripetuto, ma senza essere giudicato come un aspetto fallimentare dell’apprendere, bensì come un passaggio utile sebbene magari non sempre piacevole.
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Il secondo aspetto è che dare a un bambino una valutazione non serve in alcun modo a lui per migliorare serenamente.Nelle scuole Montessori, per esempio, ogni insegnante tiene un diario giornaliero personale relativo a ogni singolo alunno. Un diario scolastico in cui , dopo essersi affiancato al bambino e averlo osservato nello svolgere i diversi esercizi a disposizione, annota i risultati del suo impegno, i suoi progressi e le sue aree di miglioramento e si prefigge, come suo responsabile dell’apprendimento, di proporgli materiale e strumenti per migliorare e superare le difficoltà evidenziate dagli errori in maniera assolutamente personalizzata, giorno dopo giorno.